sabato 4 luglio 2015

Mini critica alla civilizzazione

Paradiso perduto o Buonsenso ritrovato?
Resoconti di Viaggio





Le ragioni per cui lasciai Roma - mi dissi - anni fa, originavano dal crescente disgusto e conseguente tristezza circa l´ambiente (societa´ e cultura) di cui mi circondavo.
Credevo cio´fosse dovuto ai freddi mesi invernali, alla dieta non sempre abbondante in prodotti freschi naturali e alla scarsita´di natura selvatica tutt´intorno.

 Di conseguenza una vita ai tropici - mi dissi, nuovamente - avrebbe risolto alla radice la causa della mia insoddisfazione personale.

Dopo alcuni anni spesi in paesi a clima tropico-equatoriale, in altre societa´e culture, mi rendo conto che e´davvero difficile - se non impossibile - fuggire dal sistema capitalistico, bigotto e materiale che mi (ci) circonda perche´ grazie all´impiego di menti "perverse" messe all´opera - un certo "qualcosa" o "qualcuno" e´riuscito a penetrare nei cuori semplici delle persone, promettendo cose non vere, forzando le altrui volonta´ al fine di complicare le vite di tutti a beneficio dei pochi (elite).

Il serpente nell´Eden ci diede si´la conoscenza del bene e del male ma non ci insegno´la virtu´del discernere con saggezza.

Dovunque vado nel mondo mi trovo davanti agli occhi una versione diversa dell´agricoltura, una versione diversa delle leggi, una versione diversa dei cibi, del clima, della fisionomia delle persone dei biomi naturali ma i contenuti - pur cambiambo un po´la forma - sono sempre gli stessi e cio´mi annoia. Solo in quella jungla in Amazzonia ho potuto intravedere uno spiraglio di vita diversa ma l´isolamento e l´assuefazione a certe comodita´, hanno fatto si´che decidessi di terminare il mio soggiorno per aprirmi verso il compromesso opposto - ossia piu´civilizzazione in cambio di contatti con altri stranieri sulla stessa lunghezza d´onda..

L´uomo, questa creatura sociale..

Sotto molti aspetti, ho trovato piu´semplice praticare una vita all´aria aperta nei cosidetti paesi del terzo mondo tropicale che in Europa - sebbene credo ne esistano degli esempi vincenti qui e la´. Le ragioni per le quali io non abbia mai seriamente tentato di stabilirmi nell´Europa meridionale sono maggiormente a causa del clima/cibo e legislazione troppo rigida.
Se ti scoprono a cacciare/pescare senza una licenza sono guai seri. Se si compra un terreno agricolo e ci si costruisce una casa in legno, si va quasi direttamente in prigione e la questione dell´home-schooling e dei vaccini sui bambini non e´completamente chiara dunque per me da considerarsi pericolosa.



 Viene quasi spontaneo imputare certe brutalita´all´insorgenza e mantenimento della presente civilizzazione ma la realta´ - a mio avviso - e´molto piu´ vasta. Senza rifarmi troppo a Freud e alla sua teoria del "male intrinseco negli uomini", devo pero´ ammettere che certi fenomeni come la guerra, gli stupri ed uccisioni varie si possono riscontrare addirittura nella natura del Mondo stesso..

Sebbene le piante, gli animali non siano in grado di produrre armi e sterminare centinaia di specie in un solo click, anche loro praticano certe azioni a favore della loro sopravvivenza a discapito di altre specie.. E tutto cio´avviene nell´equilibrio piu´assoluto, ai nostri occhi umani, senza creare scandali in TV ne´essere arrestati.

Comunicazione tra piante, guerre tra piante


Piante carnivore

Erbivoro mangia un passero

Gruppo di chimpanzee tortura ed uccide un membro


 Il concetto di "etica" - secondo me - nasce dall´impronta religiosa delle nostre societa´; nel ns caso di bianchi occidentali, quella cristiano cattolica. Pare che sia impossibile vivere in un vasto gruppo di individui senza lo stabilirsi di un sistema religioso, economico che apparentemente li rappresenti tutti.

Dunque il problema starebbe nei numeri.

 La storia - ed i primati - ci insegna che vivere in piccoli gruppi di max 40 individui, favorisce i rapporti sociali, sviluppando un sistema egalitario dove le differenze di status (maschio/femmina, povero/ricco etc) semplicemente non esistono. L´aumento della popolazione nei gruppi umani porto´poi alla creazione di tribu´ con strutture sociali piu´complesse (sistema religioso, economico..) e da qui la necessaria divisione di ruoli e stratificazione sociale.

Chi aveva di piu´ di "questo" e "quello" possedeva piu´potere/autorita´ rispetto a chi ne aveva meno.. Inoltre, la scoperta e successiva domesticazione dei cereali e allevamento di animali, fecero si´che le tribu´adottassero uno stile di vita sedentario anziche´ continuare sulla scia precedente del nomadismo. Tutti questi fattori contribuirono ad una rapida crescita demografica, creando un sistema chiuso dove la necessita´di creare piu´ cibo e´ sostenuta dall´aumento della popolazione e viceversa. Inoltre, con molti piu´individui a disposizione, fu possibile istituire una classe militare specializzata nell´arte della guerra, una classe di inventori, volti alla scoperta ed impiego di nuovi materiali per la costruzione, difesa etc, ed una classe clericale, pronta ad impartire le leggi della buona condotta spirituale.. Di conseguenza, non e´un´esagerazione asserire che le pratiche agricole siano alla base di qualsiasi tipo di societa´umana sedentaria.

 I piccoli gruppi umani che vivevano esclusivamente nutrendosi di cibo selvatico, sopperirono pian piano alle pressione delle tribu´, forti dei loro numeri e tecnologie piu´ avanzate. Furono dunque costretti ad assimilarsi alla tribu´dominatrice o allontanarsi dai loro territori di caccia originaria minacciati dai nuovi contadini in cerca di ulteriori terre dove pascolare il proprio bestiame o piantare raccolti.

 Lasciando i cibi selvatici alle nostre spalle, non solo abbiamo peggiorato le nostre condizioni di salute (resti fossili provano che i cacciatori/raccoglitori godevano di maggior salute rispetto agli agricoltori) ma sopratutto, le nostre condizioni sociali in generale, schiavizzando la terra e gli animali nonche´l´uomo stesso.

 E´questo dunque il "progresso"? E´dunque questa la profondita´della nostra Etica?

Com´e´possibile credere seriamente alle proposte di una societa´migliore offerte da politici, militari, dal clero, dagli operai, dagli agricoltori, dagli allevatori, dai consumatori comuni o alternativi tipo vegetariani/vegani/crudo vegani e fruttariani, quando le basi della propria dieta ( a base di piante coltivate) e filosofia (etica) sono i pilastri fondamentali dell´agricoltura e della religione che ci schiavizzano e hanno schiavizzato l´essere umano - e a causa sua, altre specie - da centinaia di migliaia di anni?

Per raggiungere realmente la liberta´, bisogna sbarazzarsi del concetto di civilizzazione e tutto
 cio´che essa produce.