lunedì 26 aprile 2010

Qual è il primo passo verso il Fruttarismo?


Contrariamente a quello che qualcuno forse potrebbe pensare, il primo passo verso il Fruttarismo non è incrementare la quantità di frutta consumata in una giornata, comprarsi un pezzo di terra per coltivare il proprio frutteto personale, studiare voluminosi libri di anatomia comparata per fugare ogni residuo di dubbio sulla struttura frugivora dell'uomo...
Tutte queste cose fanno certamente bene alla salute, alla soddisfazione personale, alla mente ma sono esperienze "settoriali", sono spicchi di una mela tagliata in più parti, una divisione dell'Intero. Il Fruttarismo invece, ai suoi più sublimi livelli, è uno stato di Coscienza Messianica, un morso dato al frutto dell'Albero della Vita.
E, come tutte le cose veramente Integre in questo mondo, come tutte le cose Naturali, esse nascono perfette e l'uomo non può far altro, nel suo piccolo, di nutrirsi di questa perfezione per poterla fare sua, affinchè possa crescere spiritualmente, mentalmente, emotivamente, fisicamente, attraverso l'attività entropica divoratrice dei denti della sua bocca..
Nutrirsi di cibi "integri" è un remetz (allusione) a preservare il cibo nel suo stato naturale perchè in questo modo, è sicuro esso possegga intatte tutte le sostanze necessarie per nutrire la creatura a cui è stato destinato. Dal canto suo infatti, essa è dotata "dentro di sè" degli enzimi per assimilare al meglio ciò che ha necessità di "ricevere", affinchè tutte le informazioni ivi contenute possano giungere alla coscienza della creatura nella maniera più chiara possibile, senza distrarre o stressare il cervello intestinale.
Per questo, consiglio a tutti coloro che mi chiedono quale sia questo "fatidico" primo approccio al Fruttarismo, di avventurarsi nel tempo libero quanto più possibilmente a contatto con la Natura incontaminata (ce n'è rimasto ancora qualche sprazzo anche nel nostro Paese) affinchè ci si possa trovare immersi a 360° in un ambiente libero e naturale, ossia quello che ricorda più da vicino il luogo dal quale siamo venuti, il Giardino di Eden.

In queste zone infatti, la dittatura del sistema antropocentrico non ha alcun interesse ad investire perchè non vi è difatto nessun uomo da controllare, perchè quelli che voleva mantenere sotto controllo sono stati tutti riuniti nei campi di concentramento dei grandi centri urbani.
Quando raggiungerete questi posti, chiudete gli occhi per qualche minuto, poi riapriteli e cominciate a guardarvi intorno.
Pensate che questa sia la prima volta nella vostra vita in cui avete aperto DAVVERO gli occhi!
Dimenticate tutto ciò che conoscete (che credete di conoscere) e lasciate che siano le domande del bambino curioso dentro di voi a stimolare la fantasia e voglia di sapere.
Cominciate ad osservare le piante, gli insetti, gli uccelli, qualche piccolo roditore sugli alberi se ne avete fortuna... Insomma...immergetevi quanto più potete, cercando di lasciarvi alle spalle i problemi di lavoro, le ansie personali, gli alti e bassi di Wall Street...

Una volta fatto questo, comincerete a rendervi conto di due cose in particolare:

  1. L'uomo è l'unico animale che fa uso del fuoco per pre-digerire i suoi alimenti
  2. L'uomo è l'unico animale che mescola più tipi di cibo allo stesso tempo

Questi due semplici fatti sono fondamentali per sintonizzare la vostra coscienza con uno stile di vita Fruttariano. Vi renderete subito conto infatti che non c'è alcun cibo che l'uomo odierno mangia interamente crudo quotidianamente, come pure vi renderete subito conto del numero elevato di ingredienti che si utilizzano per preparare un banale piatto di pasta al sugo...

Tutto questo accade semplicemente perchè l'uomo sta mangiando un cibo che non gli è consono, un cibo che non si trova in natura nello stato presente in cui lo produce/acquista bensì è "frutto" del suo ingegno, della sua "arte", della sua ancestrale voglia di giocare al "piccolo alchimista in cerca della pietra filosofale" perchè inconsciamente sa bene che ha perso un immenso tesoro che un tempo, aveva con sè da qualche parte anche se purtroppo all'oggi, non ricorda bene dove l'abbia potuto riporre..
Dentro di sè l'uomo sente un grande vuoto allo stomaco, un grande senso di (falsa) fame a cui non riesce a dare mai l'appagamento duraturo che vorrebbe, nonostante abbia un'infinita varietà di pietanze di cui cibarsi a sua disposizione..
Questo accade perchè l'uomo sta concentrando le sue ricerche al di fuori di sè stesso, sta maneggiando il fuoco esterno al suo corpo, per trasmutare cibi che per nulla si addicono ai suoi bisogni spirituali/mentali/fisici; sta consumando un cibo povero per le sue vere necessità.
L'unico lavoro che l'Adam avrebbe dovuto davvero fare era quello di lavorare il terreno spirituale/materiale del Giardino di Eden, e di trasmutare/ri-finire l'Opera della Creazione collaborando attraverso l'applicazione dell'energia entropica dei suoi denti e del suo fuoco gastrico... Invece, ha finito per mangiare prodotti non consoni alla sua natura pre-digerendoli su di un intestino artificiale chiamato "macchina del gas", ammalandosi per di più!
L'animale, al contrario, vive la maggior parte della sua vita mangiando un solo cibo per volta, crudo, non è costretto a lavorare per procacciarsi il sostentamento di cui necessita e per ultimo, ma non certamente di secondaria importanza, è forte e sano, più di suo fratello che abita in uno zoo cittadino.

Cosa sta accadendo allora?

L'intossicazione alimentare con cui l'uomo ha dovuto fare i conti a partire dall'uscita del Giardino di Eden e le successive condizioni atmosferiche avverse - hanno fatto sì che egli dimenticasse CHI fosse, a cominciare proprio dal cibo di cui si nutriva.
La frutta sta diventando sempre più una sconosciuta nella nostra società ricca di prodotti lavorati, sterilizzati, conservati ecc
Le riserviamo sempre poco spazio in cucina rispetto agli interi scaffali che dedichiamo alla pasta, pane, dolci, patatine ecc
Addirittura abbiamo adibito alcuni vani della nostra casa letteralmente in..camere mortuarie dove in appositi celle frigorifere, imprigioniamo cadaveri oramai esanimi di quelli che una volta erano esseri viventi che correvano, saltavano oppure semplicemente stavano fermi su sè stessi, a vivere la propria vita dedicandosi completamente a ringraziare il Sole..

Abbiamo investito molto nei valori della guerra e della morte che la Vita, l'essenza di cui siamo fatti, ci è sfuggita di mano ed è per questo se oggi, non sappiamo più trarre godimento dalla succosità di un frutto integro, naturale.
Non riusciamo ad immaginare di poter vivere il resto della nostra vita mangiando solamente frutta, per non parlare di monodieta...
Come abbandonare quel dolcetto invitante, quella pasta sfiziosa..
Io, ebbi la fortuna di non pormi mai queste domande, perchè arrivai al Fruttarismo naturalmente, senza troppi schemi ed obiettivi prefissati.
E questo credo, sia l'unico metodo con il quale arrivarci per rimanerci a vita, se D-o vuole.
Eppure ci sono tanti motivi per cui varrebbe la pena intraprendere questa avventura una volta valutati i benefici..
Ma quelli che ho elencato del resto, cosa sono se non 10 parti di un Intero?
Potrete certamente scegliere l'approccio che più vi piace tanto per incominciare ma vi assicuro se vi fermerete solo a quello senza curarvi di integrare man a mano tutti gli altri, purtroppo la vostra esperienza Fruttariana sarà duramente messa alla prova.
Chi all'inizio era partito ben saldo potrebbe ritrovarsi improvvisamente a vacillare fino a non rimanere più in piedi.
Facciamo una scelta sensata nella nostra vita, decidiamo finalmente di investire per il bene comune, nell'interesse di tutta la Creazione, facciamo come gli alberi fanno con i semi, torniamo ad essere noi stessi.

Cominciamo dunque a prendere coscienza di CHI siamo e, per una volta, invece di fare domande a qualcun altro, proviamo ad ascoltare la voce della Natura trasportata dal vento tutt'intorno a noi che ci sta chiedendo da tanto, troppo tempo: Uomo, DOVE sei?