venerdì 19 marzo 2010

La Mela: Il Frutto per Eccellenza

In questo mondo cor-rotto (Shevirat ha Kelim 1) che tenta disperatamente di cor-reggersi (Tikkun 2) praticamente ad ogni occasione che gli si presenta, è sconcertante vedere quanto semplice sia la Verità ed ancor più sconvolgente rendersi conto di averla avuta (quasi) da sempre sotto i propri occhi...

Di lei, se ne possono trovar tracce nel libro best-seller più venduto al mondo, se ne allude in qualche lontano midrash 3; ne discutono rinomati medici, ne recitano a memoria il proverbio due vecchietti di paese; la si ammira nelle gallerie d’arte di tutto il mondo, la si vede sui cartelloni pubblicitari che deturpano le ultime spoglie rimaste di verde nelle aree urbane dove l’asfalto troneggia..
E’ lei, la mela!

Il virus dell'Ego ha contagiato uomini che in preda ai loro febbricitanti delirii hanno contratto e successivamente diffuso la piaga del cattolicesimo a tutte le genti che incontravano diffondendo l'idea che l'uomo da solo, è spacciato, che la mela è il simbolo del peccato dei peccati, ossia il peccato sessuale da cui bisognava assolutamente astenersi e tutte queste perversioni intellettuali dovute esclusivamente al fraintendimento di un codice inaccessibile a "coloro che non sono attenti"che usava termini terreni/sensuali al fine di poter descrivere, seppur in maniera molto lontana, i piaceri (spirituali) dei mondi superiori.. La morale, figlia della cecità spirituale ha visto in questa terminologia la malizia che è propria dell'uomo basso, dell'uomo caduto, incosciente della sua condizione di galut (esilio) dal paradiso terrestre, che non ha ancora capito come tornare indietro.. Questa è la condizione di un uomo disperato che soffre e sfoga tutta la sua frustrazione maldicendo qualcun altro (Adam e Chava) perchè troppo debole/vigliacco di guardarsi allo specchio e riconoscersi in loro. Queste persone sono convinte di fare la volontà di D-o quando in realtà vanno contro i Suoi suggerimenti (es. siate fecondi e moltiplicatevi), praticando una castità (in teoria) tutt'altro che naturale. Sono stati capaci di trasmettere questo senso di impotenza e di dannazione eterna a generazioni di generazioni, ripetendo per secoli la stessa solfa: "verrà qualcun altro a redimerci dai nostri peccati: per ora stiamo tranquilli qui, magari cerchiamo di commetterne meno, ma tanto ci penserà lui alla fine dei giorni.." Ma lui chi? Gesù, ovviamente. Vediamo espresso questo di concetto nelle opere di Carlo Crivelli, nella sua opera La Vergine ed il Bambino dove sullo sfondo si intravede l'albero della vita rinsecchito e tra le mani del bambino invece è presente una bella mela carnosa, simbolo della redenzione dal peccato. Questo virus che è l'istituzione umana della chiesa ha contribuito al diffondersi della credenza generale che l’uomo sarà salvato grazie ad UNA persona ESTERNA a sè stessa; ha pervertito il concetto Kabbalistico/ Chassidico Ebraico che ogni uomo è un Moshiach (messia) in potenza, ha reso sterile il terreno interiore dell'Adam facendolo sentire impotente di fronte a questo peccato originale perpetrato millenni orsono da un progenitore sconosciuto, ha negato al seme del Moshiach di poter germogliare nel cuore di ognuno di noi, dapprima impoverendone il terreno con l'inquinamento spirituale/mentale/emozionale/fisico ed infine, ingoiandone avidamente il seme. La cecità dell'uomo ipnotizzato ha cercato di convertire le genti perchè credessero alle loro intossicazioni, che la vita materiale fosse un peccato senza via di scampo.. Nella visione coranica Adam e Chava, dopo l'aver mangiato dell'Etz HaDa'ath, vennero perdonati ed il perdono di D-o fu quello di avergli dato la possibilità di vivere in questo mondo, di essere suoi rappresentanti. Nella visione Ebraica/Kabbalistica/Chassidica invece si insegna che D-o non voleva nient'altro che una dimora nei mondi spirituali più materiali e dunque mandò appositamente l'Adam su questa terra affinchè potesse prepararGli la venuta.

D-o si contrae (Tzim Tzum) e si separa da sè stesso fino a farsi uomo/donna, fino a dimenticarsi della Sua identità, per aver accesso in questa dimensione stretta, limitata. Questo è il momento della prima (ed unica) Pesach (pasqua ebraica) che abbia mai avuto luogo nella storia; questo è il momento in cui accade la contrazione, in cui il cibo (la mela) sta passando attraverso la faringe, la laringe, la trachea.. Lo studio della Torah deve essere come l'acqua che aiuta a mandar giù quello spicchio di mela senza che e-gli rimanga incastrato nella (dalla) gola, a formare il cosidetto pomo di Adam-o.

Il papa dunque, leader maximo della chiesa, si presenta come il dottore dell’anima, colui che sa sempre cosa fare, perché è...infallibile. Infallibile come questa scienza tradizionale che asserisce di avere la verità ultima in tasca ma nessuno dei suoi esponenti è d'accordo su quale sia... I malati/de-genti/de-generati (pazienti - è proprio il caso di dirlo dato che stanno aspettando questo salvatore esterno da secoli ed ancora gli irriducibili non si sono stancati) di questa società rientrano in due tipi fondamentali: umanisti e scienziati. Tutto ciò mi ricorda dei tempi del liceo. Molte volte con alcune mie amiche noi del classico andavamo a trovare altri amici dello scientifico per farci aiutare coi compiti di matematica.. Loro in cambio ci chiedevano di fare lo stesso con le traduzioni di latino.
Istituzione religiosa e scienza: dottore dell'anima, dottore del corpo. Due pandemie. Uno ti consiglia di aspettare gesù cristo, l'altro di comprare il roipnol. Il principio attivo è lo stesso, la sostanza non cambia. Ma fatevi dare una bella dose di Topamax! (Topamax Principio attivo: Topiramato (antiepilettico; stabilizzatore dell’umore)

L’istituzione religiosa insieme a quella medica hanno contribuito con le loro intossicazioni (spirituali e corporali) ad occultare il tentativo disperato da parte dell'ish e di sua moglie (ossia Adam e Chava) di tramandare il Rimedio dei Rimedi, il rimedio alla caduta (in tutti i sensi) dell’uomo. Hanno tentato (ed ancora oggi vanno avanti a disinformare la gente) di far credere all’umanità che non c’è rimedio, che non siamo in grado di curarci da soli, che dobbiamo aspettare una persona rapita in cielo millenni fa, che dobbiamo acquistare un farmaco costosissimo che il S.S.N non passa…Perché, ecco, noi, secondo loro, abbiamo bisogno di comprare un qualcosa.
Non importa se di natura “spirituale” o “materiale”. Non c’è alcuna differenza infatti tra il cristo ed il roipnol: sono entrambe due droghe che danno intossicazione.
Si è intossicati quando si crede di non riuscire a fare a meno di un qualcosa.

La via per uscirne? Realizzare di non averne affatto bisogno. Chiudere gli occhi dell’Ego ed aprire quelli dell’Intelletto Attivo. Quegli occhi che Adam e Chava aprirono dopo l’aver mangiato dall’Etz HaDaath e si scopersero nudi e, provandone vergogna, si convinsero di aver bisogno di pelle per ri-coprirsi.. E fu così che la luce (ohr/ אור divenne pelle (ohr/ עור ) . In lingua Ebraica basta un mo (vi)mento, basta una lettera, una caduta..dalla prima lettera, ossia la alef, alla ayin, la sedicesima. Basta sostituire la natura divina contrassegnata dalla alef con la lettera ayin, che significa “occhio” ed ecco fatto… Da una dimensione prettamente spirituale/incorporea ci ritroviamo in una completamente materiale, governata dal suo senso predominante, la vista.

In Sha'ar Ma'amrei Rashbi (Parashat Kedoshim) Rabbi Haim Vital ci informa che Adam HaRishon all’inizio, non aveva alcun collegamento con il mondo di Asiyah, il mondo fisico. Il suo corpo proveniva dalla dimensione di Yetzirah (mondo astrale), la sua forza vitale (nefesh) dal mondo di Beriah (piano mentale), il suo spirito (ruach) proveniva dalla Shekinah di Zeir Anpin (Piccolo Volto) di Atzilut, la sua anima (neshama) da Zeir Anpin di Atzilut, e l’anima della sua anima proveniva da Abba ed Imma di Atzilut. L'Adam peccò con l’Albero della Conoscenza, che fa parte del mondo di Asiyah, dal quale gli era stato detto di astenersi poiché egli in questo mondo (di Asiyah) non vi aveva alcuna parte , se non da Yetzirah in su e fu così che causò un difetto/errore in tutti i mondi. Tutti i mondi discesero dal livello in cui si trovavano. Yetzirah si ammantò in Asiyah, Beriah in Yetizrah, e la Compagna di Zeir Anpin di Atzilut in Beriah. Da tutto ciò vediamo che Adam di-scese per molti livelli, perché in origine il suo corpo proveniva da Yetzirah ed ora è di questo mondo (quello fisico), il suo nefesh è di Asiyah, ed il suo spirito da Yetzirah, il luogo dal quale proveniva in origine il suo corpo.


Questo mondo intossicato, ipnotizzato, che ha gli occhi (dell’Ego) aperti ed è sotto l’incantesimo dell'intestino-serpente che lo manipola s-fruttando l'apparenza della Bellezza delle Cose Esteriori è riuscito nella sua infinita miopia a “mancare il bersaglio” di nuovo; accecato da troppa luce, l'Adam-Olam si ritrovò di colpo in una dimensione oscura dove riuscì a carpirne solamente l’aspetto negativo, l'aspetto mortifero della mela, il ramo della coscienza dell'Etz HaDa’ath, tagliando completamente fuori da questa visione l’Etz Chayim, che è la sua correzione speculare.
La mela divenne così il simbolo del peccato. La Verità venne oscurata a causa della cecità dell'uomo. Gli occhi dell'uomo si spensero.

Ma il peccato fu di non averci visto abbastanza lungo.

Nella Kabbalah, nella corrente esoterica del Chassidismo si impara che si è sempre in tempo per riparare ad un errore, perché, è proprio quando lo si commette che si hanno in mano le chiavi per poterne uscire vittoriosi. Dal veleno si ricava l’antidoto. Il principio dell’Omeopatia.

Adam e Chava caddero mangiando una mela e solo mangiando una mela potranno salvarsi.

E’ correggendo l’Intenzione che sta dietro all’azione (Naseh ve Nishma – faremo ed ascolteremo) che torneremo (teshuvah).
Se analizziamo le parole Nishma e Neshama (anima, in Ebraico), vediamo che già a prima vista, sono molto simili tra loro. Proviamoci a spingere oltre, cercando connessioni più profonde tra questi due termini. Neshama è il livello dell’anima che corrisponde al mondo del Pensiero. Quando i nostri pensieri e le nostre azioni sono connesse l’una con l’altra, possiamo raggiungere grandi altezze spirituali – stiamo mangiando dall’Albero di Vita (Etz Chaym). Se invece questa connessione viene a mancare, si genera caos – stiamo mangiando dall’Albero della Conoscenza (Etz HaDa’ath). Quando non diamo ascolto al nostro Intelletto Attivo, quando non diamo ascolto all’Alef e diamo invece ascolto all’Ego, apriamo l’occhio di ayin, perdendo di vista così l’interiorizzazione del nostro pensiero (Da’ath).

Abbiamo avuto da sempre davanti ai nostri occhi, siamo stati bombardati da questa iconografia del peccato e della mela che abbiamo sottovalutato il suo intrinseco (e potente) messaggio di salvezza.
Bereshit (la Genesi) ci dice da tempo immemore come siamo finiti sin qui, perché ci siamo arrivati e ci dice addirittura come correggere tutti gli errori della nostra ignoranza.

Non importa quanti e quali errori abbiamo commesso fino ad oggi – genocidi, stragi, stupri, violenze, depravazioni, orrori raccapriccianti, buco dell’ozono, crimini contro l’ambiente, contro gli animali, contro le piante… con un altro morso alla mela, usando l’Intelletto Attivo, prendiamo stavolta dal lato dell’Etz Chayim e…ci avvicineremo sempre più all’Immortalità, perché arriveremo a sfiorare la Verità. Ed arriveremo lì con tutti i nostri corpi, compreso quello fisico.
Ecco perché della mela si dice che toglie il medico di torno…
Vi racconto qualche aneddoto in proposito.

Nella mia esperienza di crudista/fruttariana ci furono delle occasioni in cui mi capitò di assaggiare qualche cibo (frutto) e della spazzatura (semi) allo stesso tempo e di essermi sentita alquanto male anche se la quantità ingerita era davvero minima. Questa che sto per raccontarvi accadde durante la festa di capodanno del dicembre scorso.
Mi venne offerto un piccolo treat composto da un pezzetto di banana ed un seme di noce juglans regia che accettai davvero volentieri poiché era l’unica cosa cruda che potessi mangiare in quel luogo. Ero ancora crudista e dunque mi cibavo di semi di vario tipo, soprattutto semi di juglans regia ed anacardi al naturale. Accadde che pochi attimi dopo l’aver mangiato di questa combinazione pericolosa il mio stomaco cominciò a stringersi in una morsa incredibile causandomi fastidiosi crampi addominali. Percepivo una sensazione generale di assenza; le mie orecchie erano come ovattate e la vista annebbiata. In pochi istanti la mia cavità orale si prosciugò letteralmente ed avvertii un improvviso senso di grande sete. Se avessi bevuto dell’acqua avrei avuto un blocco intestinale, credo. Nel giro di qualche minuto il mio corpo era passato da uno stato di benessere ad uno di critica instabilità. L’abbinamento banana-seme fu davvero micidiale. Il frutto in questione infatti è povero d’acqua rispetto ad una mela/pera/pesca/uva ecc ed il seme, beh…il seme vuole tanta acqua.. Grazie a D-o, ho l’abitudine di portare sempre con me delle mele (meglio se stark-delicious od in mancanza di queste, le annurche) perché per me equivalgono alla bottiglietta d’acqua che tante persone si portano dietro e che poi, si dimenticano in giro da qualche parte... La frutta è un pasto talmente completo che contiene sia tutte le vitamine, proteine, oligoelementi, fibre, minerali ed enzimi di cui l'uomo ha bisogno che per quanto è perfetto, contiene pure acqua, di cui il corpo avrà poi bisogno per avviare la digestione.
La maggior parte delle persone (che quindi mangiano prodotti cotti) non sa che il processo digestivo nello stomaco equivale alla cottura in pentola della pasta e che quindi, l'aggiunta di acqua nel bel mezzo di questa fase, comporta l'interruzione della cottura/digestione causando gravi scompensi per il corpo, stress, fatica, fino a causare la malattia dell'organismo..
Purtroppo per loro, che lo sappiano o meno, non fa molto differenza poichè i prodotti cotti sono quasi privi di acqua e l'organismo è costretto a chiamare acqua e quindi ad indurre il senso di sete per poter svolgere il suo lavoro.

Quella volta più che mai le meline furono davvero la mia salvezza.
Ne presi una e me ne cibai. Già dal primo morso sentìì di star molto meglio.
La mia bocca arida bruciava dall’arsura provocata dal seme ed ecco che prontamente arriva l’acqua della mela a reidratare tutte le mie cellule.. Che sensazione meravigliosa!
In pochi attimi, proprio come pochi attimi mi ci vollero per cadere in uno stato di dis-agio, mi ripresi e tutte quelle sensazioni mortifere scomparirono come se non fossero mai esistite.
Questa esperienza riassume in pratica il concetto che ho cercato di esprimere sopra, maturato in maniera postuma rispetto all’evento descritto ma certamente eternamente valido nella sua imperturbabile Verità.

Mi accadde più o meno la stessa cosa un’altra volta quando ingerii una quantità troppo elevata di sale e di olio allo stesso tempo. Non sono mai stata amante del sale e dei condimenti in genere come avrete letto nelle pagine scorse, dunque il mio corpo in quell’occasione specifica si trovò impreparato di fronte a tanta “generosità” salina
Di nuovo due prodotti tossici dalle abilità e conseguenze simili purtroppo: astringenti e povere d’acqua. Praticamente due armi micidiali per il corpo, per le cellule che hanno bisogno proprio di acqua pura e a temperatura ambiente per stare bene e mantenere l’omeostasi.
L’istinto come sempre, mi portò alla mela stark delicious e a nessun altro frutto che, in questo caso, potevo tranquillamente trovare nel luogo in cui mi trovavo. Non una pera, non un frutto acido
Stavolta era in gioco davvero la vita… Questa non era un’intossicazione graduale che ti porta piano piano verso la deriva, capace di farti regredire al prodotto cotto.. era un faccia a faccia con la Morte in prima persona. Ovviamente, occorre precisare, che non mi sto riferendo alla morte dell’intero organismo ma alla morte di un copioso numero di cellule, capace però di innescare una patologia.
Il corpo in questo caso, non si stava lasciando andare ad un piacere egoistico che porta comunque verso la malattia; stava cercando di preservare la sua luce/pelle…
Non poteva perciò girarci intorno più di tanto..
O la mela oppure il male.

E’ stato sconcertante per me capire che la causa della caduta è sempre stata davanti a noi come pure la chiave per la salvezza/guarigione.
Per millenni questa voce ha gridato nel vuoto delle nostre menti senza potervi trovare alcuna sostanza che potesse fargli da resistenza e generare così la Vibrazione che ci avrebbe portato al ri-sveglio.

Quale resistenza poteva incontrare infatti? In questo mondo siamo abituati a cedere immediatamente alla voce dell’Ego che abbiamo dimenticato l’atto di ribellarsi per r-esistere. Non siamo più capaci di lottare per la Vita, non sappiamo più schierarci con essa. Stiamo morendo dentro, giorno per giorno. Abbiamo la vista offuscata e le orecchie ovattate. In pratica, siamo in una condizione costante di pre (ludio) alla morte. Come stavo io quelle sere di cui vi ho parlato.
In pratica è come se mangiassimo tutti i giorni semi e banane, olio e sale; cibi che prosciugano e altri che assorbono acqua sottraendola all’organismo. Cereali, carne, latticini, sale, olio, spezie..
Queste sono le due tipologie di prodotti di cui si cibano maggiormente le persone. Questo fu ciò che io stessa mangiavo anni fa.

A voi la scelta. La libertà è ad un morso da qui.

1 Shevirat haKelim: Letteralmente in Italiano, Rottura dei Vasi. Uno dei più affascinanti ma anche misteriosi concetti della Kabbalah. In una fase molto iniziale della creazione, i mondi sarebbero stati distrutti da un eccesso di Luci che non trovava Recipienti adatti a contenerle.
2 Tikkun: Processo di riparazione
3 Midrash: Commentario di tipo narrativo riguardo su fatti e personaggi della Torah. Questo sapere fa parte della Tradizione Orale.